RPZ vi porta nel backstage di X-Factor

Scritto da il 18 novembre 2022

Vi siete mai chiesti come funziona il programma? Ve lo svelo io (Ilary).
La mia Lady fa sempre una cosa che si chiama Radio Verità, ovvero ci racconta delle cose vere che succedono nel back della radio. A me piace tanto rubare cose e abitudini di altri (ovviamente nel limite del legale) e quindi adesso do il via a una rubrica che si chiama Ilariaverità – perché tutto nella vita ha bisogno di un pizzico della mia opinione!
In caso facciate parte di quella grande fetta di popolazione italiana che si diverte a guardare talent show di qualsiasi tipo (cucina, moda, canto, ballo, recitazione ecc.) beh, piacere di conoscervi, io sono la regina di questo gruppo esteso di italiani.
In caso, invece, facciate parte di una fettina di popolazione più ridotta che si domanda, sempre, come funzionano i programmi televisivi che guardiamo di qualsiasi tipo (quindi anche i talent) allora mettetevi comodi, perché da brava curiosona che sono, la settimana scorsa sono volata a Milano (tra mille peripezie) per assistere alla terza live di X-Factor 2022. E vi svelerò tutti i segreti di come funziona lo show – e anche il pre-show!
Iniziamo col dire che i biglietti si possono ritirare alla biglietteria del Teatro Re-Power (per chi non lo sapesse è situato proprio accanto all’Allianz Forum ad Assago) entro e non oltre le 18.30. Quindi, in caso dobbiate andare a una prossima puntata di X-Factor, ricordatevi di ritirare i biglietti entro quell’ora.
Dopo si attenderà in fila di varcare le porte del teatro, per essere controllati da due addetti alla sicurezza: uno vi controlla l’interno della borsa e l’altro vi controlla con un metal detector. Proprio come ai concerti.
E’ vietato portare cose da mangiare da fuori, ed è vietato mangiare all’interno della sala. Si accede, poi, al teatro vero e proprio (quindi alle poltrone) solo dopo le 20:00. L’oretta prima – dalle 19:00 in poi – viene passata all’interno del foyer, dove si potrà consumare una misera cenetta a base di panino riscaldato dalle simpaticissime impiegate del bar del teatro e bibita molto overpriced (ogni panino sta 6 euro, e una Pepsi in lattina viene 2,50 euro).
L’interno del teatro è molto piccolo (davvero, io me lo aspettavo più grande): ci staranno, senza contare le poltrone dei VIPs, almeno un duecento persone (o forse un po’ più di duecento persone, ma non ho certo contato le poltrone). In compenso, però, il palco è enorme.
Mentre ci sediamo sulle poltroncine compare un pre-conduttore, che ci farà da babysitter per tutta la durata della puntata – quindi anche durante le riprese. Prima fa un piccolo show per conoscere il pubblico e farlo sciogliere, con domande, sketch e applausi (arrivate a inizio puntata che già vi fanno male le mani per quanto ti fa applaudire questo conduttore). Poi dopo, nel corso della puntata, vi controlla, per vedere se vi state comportando da “Pubblico di X-Factor”.
Ora, una cosa semplicemente mi ha lasciata un po’ interdetta (anche se nel profondo me lo aspettavo): gli applausi, le urla, i boooooo ecc. ecc. sono tutti pilotati. Non hai l’opportunità di esprimere la tua opinione (se per caso ti sta antipatico un concorrente o non ti piace come canta o che so io) perché devi applaudire SEMPRE, devi alzarti quasi sempre e devi farli sentire tutti come se fosse il loro concerto – cosa che in effetti è.
Il programma è in diretta, quindi le pause pubblicitarie sono molto poche e durano 4 minuti: da casa sembrano un’eternità, ma vi giuro che all’interno del teatro non si ha nemmeno il tempo di alzarsi dal proprio posto che l’operatore urla di nuovo “mancano 30 secondi!”. Per chi conosce i tempi radiofonici non c’è una frase più spaventosa di questo (da qualche mese ne so qualcosa anche io, ahimè).
Vi voglio svelare questa piccola chicca che ho visto con i miei occhi: durante una delle eliminazioni, Fedez ha chiesto alla moglie (Chiara Ferragni, per chi non fosse versato in materia di gossip) aiuto per scegliere chi eliminare. Chissà se alla fine ha seguito il suo consiglio.
Il momento delle eliminazioni, però, l’ho vissuto molto più male da casa: dal vivo non ho avuto l’ansia che provo di solito, ma non saprei spiegarvi il perché. O forse si: avevo troppa ansia di perdere gli ultimi treni che mi avrebbero riportata all’hotel, perché la puntata finisce oltre la mezzanotte, e quindi dopo devi fare una corsa senza precedenti per prendere la metro – che comunque è a 700m dal teatro.
Per fortuna sono riuscita a prendere la metro e a tornare sana e salva al mio hotel. L’esperienza è stata bellissima, davvero, e forse le mie parole non rendono quanto sia divertente partecipare a un programma live.
Non è mai divertente, però, quanto partecipare al tuo programma live, che sia in radio o per qualche evento con la nostra bellissima RPZ – Radio Punto Zero!
Ilaria Canevara


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