SANGIOVANNI: DA “PARANOIA” AD “AMICA MIA” (di Rosanna Buonauro)
Scritto da redonion il 24 ottobre 2022
La musica mi ha sempre accompagnato in ogni momento della mia vita, una vera e propria amica che riesce ad essere con te sempre aiutandoti nei momenti difficili e anche in quelli felici. Quante volte ascoltando un brano vi è venuto in mente un episodio preciso del passato? Quante volte cantare in auto a squarciagola una canzone ha risollevato una serata complicata?
D’altronde la musica è un po’ come l’amore no? Ti permette di essere come sei, ti permette di essere chi sei senza vergogna e senza paura e in alcuni casi ti salva, un po’ come fa anche la radio.
Dopo questo preambolo per me necessario possiamo arrivare al punto.
Conoscete tutti Sangiovanni? Insomma si dai, impossibile non conoscerlo, a soli 19 anni ha riempito il Palazzo dello Sport di Roma e il Mediolanum Forum portando in scena uno spettacolo fatto di luci, suoni, voce e corpo. Uno spettacolo degno di una pop star, uno spettacolo che ha unito persone provenienti da tutta Italia, dei palazzetti che si possono sintetizzare con 4 parole l’una dietro l’altra: amore, rispetto, condivisione, libertà.
Ma perché Sangiovanni piace cosi tanto?
I suoi testi sono semplici e proprio per questo arrivano dove devono arrivare senza bisogno di filtri. Tu capisci subito cosa lui vuole dire o esprimere e riesci con facilita a portare le sue parole nella tua vita, adattarle alle tue situazioni, insomma, le fai tue.
Ci sono due canzoni che io amo particolarmente, due canzoni che sono a mio avviso, l’una il continuo dell’altra, due canzoni che mostrano lo stesso argomento in modi completamente diversi, avrei voluto parlarne con lui in un’intervista ma non è stato ancora possibile e quindi, lo faccio qui.
Le canzoni sono “Paranoia” e “Amica mia” due brani che secondo me, sono l’esatto esempio di come si possa imparare a convivere con sensazioni come ansia e paranoia, o almeno, come si possa provare a non permettere a questi “demoni” di divorarti, di lacerarti, di non lasciarti respirare. Perché ho deciso di parlare di questo? Perché penso e spero che sottolineare alcune parti di questi testi possa essere motivo di speranza per chi si trova in una situazione simile.
In “Paranoia” Sangiovanni scrive:” Il mio cuore batte forte ancora, pure quando c’ho la luna storta, pure quando l’ansia mi divora” e due anni dopo in “Amica Mia” qualcosa cambia, l’ansia non divora più, è lì con te sempre, ti colpisce lo stomaco, ti rende la testa pesante ma in qualche modo la accetti, provi ad accoglierla, provi a combatterla in modo diverso: “Eri più bella stasera, si vede che ti riposi, sono contento per noi, ogni volta che ti incontro sembri sempre più mia” un vero e propria dialogo che sembra quasi accarezzare chi lo ascolta, accarezzare chi sta vivendo le
medesime sensazioni, un testo che sembra dire:” ok ansia, ci sei, non vuoi lasciarmi solo, ma non ti permetterò di guidare la mia vita, se non vuoi andare via allora, dobbiamo trovare un modo per convivere”
Personalmente ascolto spesso questa canzone come promemoria, la uso per ricordarmi che bisogna combattere, per ricordarmi che sono più forte delle paranoie, più forte della paura di non essere abbastanza, più forte dell’ansia di non riuscirci.
La vita, come dice il cantante è un cadere volare, ma voi ricordate…non siete mai soli, con voi ci sarà sempre la musica, con voi ci sarà sempre la radio.
Ok, mi sono dilungata un pochino, quindi amici della radio forse, non potrò lamentarmi dei caratteri dei vostri articoli nel futuro prossimo, ma non ne approfittate!
(Rosanna Buonauro)