Se io fossi una formica
Scritto da Stefania Sirignano il 10 agosto 2019
Avevo più o meno 8 anni, facevo la terza elementare, e il mio insegnante ai tempi, richiamò mia madre perchè doveva parlarle.
Ricordo quelle parole, come se fosse oggi:” Cosa hai fatto? Ti sei comportata male? Guarda che se hai fatto qualcosa, ti do pure il resto”. Ma io non avevo fatto nulla.
Ebbene, quando ci presentammo li di fronte all’insegnante, lui mostrò a mia madre un mio tema che aveva questa traccia qui “Se fossi una formica….”.
Le disse: “Signora, Stefania ha un’immaginazione e una creatività senza eguali, l’ho fatto leggere alla mia famiglia e sono rimasti stupiti di come sia possibile che una bambina di 8 anni possa scrivere così”.
Mi è sempre piaciuto scrivere, ho sempre fatto direttamente la “bella” e mai la “brutta”.
Perché le parole mi sono sempre piaciute e da piccola ogni nuova parola che ascoltavo, subito la assimilavo per poi trovare la modalità di inserirla in un discorso.
Lo trovavo stimolante, mi faceva sentire all’altezza della situazione.
Sono sempre stata decisa, mai titubante, sapevo sempre quello che volevo.
A 9 anni convincevo già gli amichetti a seguire una linea comune nell’organizzare il saggio, a 12 avevo già in mente cosa sarei stata da grande, a 21 anni volevo solo “aiutare le persone” motivando cosi: “Io sono altruista, cambierò il mondo”.
E in tutti quegli anni ho continuato a scrivere temi, scegliendo sempre tracce creative che finivano ogni volta così:
“Perché io, io sono semplicemente Stefania” (chi mi conosce ora sta ridendo di gusto, lo so).
Ora ho 30 anni, la testa piena di sogni, i piedi ben serrati a terra, e a volte un sacco di paure.
Non ho fatto tutto quello che avrei dovuto fare, a volte me ne pento, ma non ho smesso di essere decisa e di voler cambiare il mondo.
E ora direte, cosa c’entra questo con un blog radiofonico? Niente o forse si, ma se sono qui a scrivervi e voi a leggermi, qualcosa voglio condividere.
Ebbene, sono diventata davvero una formica.
3 anni fa, dopo 40 anni di emittenza radiofonica, Radio Punto Zero ha completamente cambiato pelle, nuovo logo, nuovo sito, nuovi speaker, nuovo team editoriale, nuovo tutto.
Sono stati e sono tutt’ora momenti difficili, in una terra complessa, e un giorno grazie alle parole vi prometto che io e le altre formiche racconteremo tutto.
Non ora, un giorno.
Perchè non abbiamo mai smesso di credere, di lottare, di volercela fare, di studiare, di acquisire competenza, di trasmettere, suonare, amare, sognare, formare, rivoluzionare.
E lo stiamo facendo un pezzetto alla volta, tutti i giorni, a gennaio come il 10 agosto, andando avanti indietro senza smettere di fissare l’obiettivo…mentre gli altri cantano.
E magari Esopo mi darà ragione.
E magari un giorno vi scriverò un tema…
E non basteranno parole, ne inventerò di nuove per farvi conoscere questo bellissima visione che si chiama RPZ – Radio Punto Zero.
Perchè io, io sono semplicemente una formica, e non smetterò mai di esserlo.
P.s. stanotte quando alzerete il naso all’insù, su quella stella che cadrà esprimete un desiderio e che sia forte.