Dedicato alle vittime di Corinaldo

Scritto da il 17 dicembre 2018

Anche il video ti arriva dentro con tutta la potenza di un meteorite.
Anastasio è “la fine del Mondo”, Anastasio è la bellezza violenta del mare in tempesta, dell’uragano devastante, del vulcano in eruzione, è la natura che si scatena contro le rovine causate dalla scelleratezza umana e risveglia le coscienze, è quella rabbia che vorrei vedere nelle nuove generazioni, che fossero capaci di abbattere questo muro di letame che ci soffoca per farci sperare in un loro futuro migliore.
Anastasio è “Paolo e Francesca” ma anche il “Conte Ugolino”, Anastasio è “il Magnifico” che si alimenta di bello ma non riesce a trattenere il brutto della vendetta.
Anastasio è la ricostruzione dopo la guerra, il germoglio dopo la distruzione, Anastasio è finalmente “Cultura con la C maiuscola” perché, finalmente, ascoltiamo parole che hanno un senso ed una bellezza struggente e che ci fanno riflettere sui guasti che abbiamo prodotto voltandoci, sempre, dall’altra parte.
E potrei continuare all’infinito, tutto grazie ad un ragazzo di Meta di Sorrento, innamorato del Napoli e del bello (altrimenti non avrebbe scritto per Maurizio Sarri), che ci fa riflettere e ci fa tornare sulla #Terra, da uomini che non siamo più…
Che stia arrivando davvero “la fine del Mondo”?


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